NEW YORK (WSI) – Wall Street si appresta a chiudere il 2014 con lo S&P 500 che ha messo a segno una chiusura record per più di 50 volte in un anno, esattamente 53 (l’ultima è stato lo scorso 29 dicembre). La capitalizzazione dell’indice è aumentata di $1.100 miliardi. Il rialzo su base annua è +13%. Il listino è salito per il terzo anno consecutivo, mentre l’indice azionario globale MSCI All-Country World Index esclusi gli Usa ha ceduto -6,1%.
Otto dei principali dieci sottoindici dello S&P hanno guadagnato terreno, con i titoli delle utilities che sono balzati al ritmo +27%.
Il crollo dei prezzi del petrolio ha zavorrato invece il sottoindice dei titoli emergetici, che ha perso -9,3% quest’anno, al ritmo più forte dal 2008.
Nella sessione odierna, alle 16.23 circa ora italiana, il Dow Jones sale +0,19% a 18.017,90 punti. Lo S&P 500 +0,09% a 2.082,20. Nasdaq +0,28% a 4.790,69.
Prosegue intanto nell’ultimo giorno di contrattazioni dell’anno il tonfo dei futures sul WTI americano, che scivolano fin sotto la soglia a $53 al barile. Incide la notizia del governo Usa, che ha chiarito che alcune aziende potranno esportare quantità di condensati di petrolio ultra-leggero. Citi prevde che al momento esiste una capacità di esportazione di circa 200.000 barili al giorno, che potrebbe salire fino a 500.000 barili al giorno entro metà 2015 e balzare fino a 1 milione di barili al giorno entro la fine dell’anno prossimo.
La prospettiva di una nuova offerta sui mercati abbatte di nuovo i prezzi. Futures sul contratto WTI -2,73% a $52,64 al barile, Brent -3% circa a $56,17. Oro -0,37% a $1.196.
Sul valutario euro -0,20% a $1,2132. Dollaro/yen -0,03% a JPY 119,43; euro/yen -0,22% a JPY 144,91.