Dopo 18 mesi di euforia per la tecnologia dell’intelligenza artificiale negli Stati Uniti, è legittimo chiedersi quale sia lo stato dei cosiddetti Magnifici 7 dopo i risultati del primo trimestre. Nel complesso, i fondamentali delle big Tech appaiono al momento solidi, con una performance da inizio anno ancora guidata dalla crescita degli utili piuttosto che dall’espansione dei multipli. Il rapporto S&P del primo trimestre mostra una crescita degli EPS (Earnings per Share) del 40% per il settore Tech. Tuttavia, se analizziamo più nel dettaglio i Magnifici 7 (Apple, Alphabet, Amazon, Meta, Microsoft, Tesla e Nvidia), probabilmente i due titoli per i quali il bilancio del primo trimestre non è stato particolarmente brillante sono Meta e Tesla.
In particolare, per Meta il primo trimestre è stato solido, con una crescita dei ricavi del +27% all’interno della fascia alta della guidance, ma le prospettive per il secondo trimestre sono state deludenti e, inoltre, l’aumento del capex (Capital Expenditure) totale per finanziare gli investimenti nell’intelligenza artificiale ha rappresentato una sorpresa negativa. Meta ha infatti aumentato le previsioni di capex per il 2024 da 30-37 miliardi di dollari a 35-40 miliardi di dollari, accelerando gli investimenti infrastrutturali, e le spese aumenteranno ulteriormente anche nel 2025.
A fine aprile le azioni di Tesla erano scese di oltre il 50% rispetto all’inizio dell’anno, ma di recente sono rimbalzate grazie a un EPS superiore del 10% rispetto ai risultati del primo trimestre. Il dibattito sui volumi dei veicoli EV (Veicolo Elettrificati) e sulla redditività nel prossimo futuro è molto acceso, per cui anche se i risultati sono stati marginalmente migliori delle aspettative del consenso, il calo del margine lordo su base annua è stato significativamente influenzato dalla riduzione dei prezzi, a dimostrazione delle attuali prospettive di concorrenza della domanda.
Apple e Alphabet hanno ottenuto risultati solidi. In particolare, Apple ha mostrato una tendenza al miglioramento dei ricavi in Cina anche per quanto riguarda l’i-Phone, che all’inizio dell’anno era un’area di preoccupazione.
In particolare, Nvidia ha riportato ancora una volta numeri che dimostrano che l’azienda sta crescendo più velocemente di qualsiasi altra società a grande capitalizzazione (le vendite del primo trimestre sono state pari al +262% annuo con un’ulteriore espansione dei margini). Nvidia continua a trattare a multipli molto ragionevoli, al di sotto della sua media a 5 anni, con un P/E (Rapporto tra la quotazione dell’azione di una società e gli utili per azione) di 34x rispetto alla media a 5 anni di 40x.
Per capire cosa potrà succedere nelle prossime settimane ne abbiamo parlato con Chiara Robba, Head of LDI Equity presso Generali Asset Management.
L’euforia degli investitori per queste aziende sta scemando o corrono ancora forti in borsa?
Dopo un anno e mezzo di forte sovraperformance delle big Tech, gli investitori hanno iniziato a cercare rialzi in altri nomi del settore Tech, sperando in un ampliamento della narrativa sull’AI, guardando ai cosiddetti “AI adopters”. Questo anche in un contesto in cui, soprattutto a partire dalla seconda metà del 2004, i confronti saranno più difficili per le sette grandi aziende. Tuttavia, se abbiamo assistito a un certo recupero delle performance di altri titoli, il mercato è ancora concentrato sulle sette per la loro superiore crescita degli EPS (Earnings per Share) prevista.
Inoltre, in un contesto di scarsità di crescita nel resto del mercato, si prevede che la concentrazione rimanga su queste società che rappresentano anche un buon fattore di qualità grazie alla loro solidità di bilancio. Questa fiducia nel futuro si riflette anche negli annunci di riacquisto di azioni proprie e di aumento dei dividendi: Apple ha aumentato l’autorizzazione al buyback a 110 miliardi di dollari (rispetto ai 90 miliardi di dollari di un anno fa), Nvidia ha appena aumentato il dividendo trimestrale del 150% annunciando anche uno split azionario 10:1 per aiutare gli investitori retail a investire nella società.
È giunto il momento di iniziare a differenziare le aziende all’interno di questo gruppo?
Abbiamo iniziato a vedere una certa differenziazione con Nvidia che continua a superare le aspettative, una massa significativa di aziende nel mezzo e Tesla e Meta che aumentano la loro volatilità in base alle notizie e ai risultati.
Si può ancora parlare dei “magnifici sette”?
All’inizio dell’anno, la correzione dei prezzi di Apple (a causa del rallentamento delle vendite di I-Phone in Cina), di Tesla (a causa della preoccupazione per la guerra dei prezzi sui veicoli elettrici) e di Meta (per l’aumento degli investimenti) ha fatto sì che alcuni investitori ripensassero al numero dei magnifici sette, ipotizzando una possibile riduzione a quattro/cinque.
Ritengo che i Magnifici 7 continueranno a sovraperformare il resto della crescita del mercato, ma con una possibile triplice velocità: Nvidia continuerà a essere sul podio, una grossa fetta di aziende nel mezzo e Tesla potrebbe rimanere indietro. Questo è il riflesso della diversa combinazione di crescita degli utili previsti e della conseguente valutazione del rapporto P/E 12 mesi: Nvidia, che prevede una crescita degli utili per azione di oltre il 90% per un P/E di 34, è all’opposto di Tesla, che prevede una crescita degli EPS del 18% per un P/E di 65.