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WALL STREET: SCIVOLONE DEL GREGGIO, LISTINI IN RALLY

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Seduta contraddistinta da forti rialzi a Wall Street, generati dal ritracciamento dei prezzi energetici e alcuni segnali di stabilizzazione emersi dal comparto immobiliare, ultimamente finito nell’occhio del ciclone a causa delle insolvenze sui mutui immobiliari. Il Dow Jones e’ avanzato dell’1.03% a 12510, l’S&P500 dello 0.93% a 1437, il Nasdaq e’ avanzato dell’ 1.16% a 2450.

A rasserenare degli operatori e’ stato il risvolto geopolitico relativo al possibile rilascio attraverso trattative diplomatiche dei 15 marinai britannici catturati 10 giorni fa dalle forze iraniane. L’apertura di Teheran a tale soluzione ha raffreddato le quotazioni del petrolio, negli ultimi giorni saliti ai massimi dell’anno. I futures con consegna maggio hanno chiuso la seduta con un ribasso di $1.30 a $64.64 al barile. Il fatto ha avuto riflessi positivi sui settori aereo e dei trasporti, nonche’ su quello retail (molto sensibile al sentiment dei consumatori) gravando invece sulle azioni delle societa’ energetiche.

Buone notizie sono arrivate anche dal dato sulle vendite in corso di abitazioni di febbraio, un indicatore sull’attivita’ futura di compravendita degli immobili, che ha registrato un rialzo dello 0.7%, in controtendenza con quanto stimato dagli analisti. Per gli esperti del settore, l’aggiornamento odierno deve essere ritenuto incoraggiante e va interpretato come un segnale di stabilizzazione del comparto. I settori bancario, finanziario e immobiliare sono risultati tra i migliori in giornata dopo aver accusato il colpo dei “mutui subprime” nell’ultimo mese.

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Tra i singoli titoli, in evidenza Google ([[GOOG]]). Il colosso Internet ha messo a segno un altro colpo vincente che gli permettera’ di entrare nel business della pubblicita’ televisiva grazie all’accordo raggiunto con l’operatore satellitare EchoStar Communications ([[DISH]]). Positiva la reazione del mercato: l’azione e’ salita di oltre tre punti percentuali.

Riflettori puntati anche sul comparto delle auto per via della diffusione dei dati mensili sulle vendite delle case automobilistiche. Come previsto, Ford ([[F]]), Chrysler ([[DCX]]) e General Motors ([[GM]]) hanno riportato un calo delle vendite, mentre le giapponesi Nissan ([[NSANY]]), Toyota ([[TM]]) e Honda ([[HMC]]) hanno esteso il momentum positivo che le caratterizza da mesi.

Nel comparto hi-tech, Apple ([[AAPL]]) e Warner Music ([[WMG]]) hanno chiuso in buon rialzo nonostante la decisione della Commissione Europea relativa alla violazione delle leggi antitrust nel download della musica online.

Seduta in rosso invece per Taser ([[TASR]]), la societa’ produttrice della famosa “pistola elettrica” a causa di un profit warning.

Sugli altri mercati, sul valutario l’euro ha ceduto terreno nei confronti del dollaro scendendo a quota 1.3327. L’oro ha chiuso in lieve ribasso: i contratti sul metallo prezioso sono arretrati di $1.80 a $669.70 l’oncia. In calo i titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.6640%.