New York – Wall Street inarrestabile tocca nuovi record. Ad alimentare gli acquisti l’ottimismo in merito ad un proseguimento del piano di stimoli della Fed insieme ad un miglioramento delle prospettive sulla stagione delle trimestrali in corso. Non solo. Stimoli positivi sono arrivati anche dall’Asia con le importazioni cinesi in rialzo e il Giappone che ha confermato i piani di stimolo. Il Dow Jones ha toccato i massimi di sempre guadagnando lo 0,88% a 14.802 punti. Più consistenti i rialzi del Nasdaq che ha guadagnato l’1,83% a 3.297 punti mentre lo S&P 500 ha aggiornato il massimo storico a 1.588 punti (+1,24%).
La seduta è partita sotto la buona stella, complice la pubblicazione improvvisa delle minute da parte della Federal Reserve. La comunicazione, in netto anticipo, è stata causata da un errore.
I documenti hanno messo in evidenza come gli esponenti del Fomc – il braccio di politica monetaria della Fed – rimangano profondamente divisi sulla durata delle misure straordinarie di quantitative easing che sono state adottate fino a questo momento. Almeno un membro della Fed vorrebbe che l’acquisto di bond venisse fermato immediatamente; altri hanno detto che sarebbero a favore di un rallentamento negli acquisti verso la metà dell’anno, e di una interruzione totale verso la fine del 2013.
Molti altri hanno detto invece che, nel caso in cui le condizioni del mercato del lavoro migliorassero come atteso – con un tasso di disoccupazione inferiore al 6,5% – allora si potrebbe partire con una diminuzione degli acquisti “alla fine dell’anno e poi a una interruzione entro la fine del 2013″. Due membri ritengono invece che gli acquisti dovrebbero continuare al ritmo attuale.
Oltre alla sorpresa Fed, attesa per il nuovo budget presentato al Congresso da Obama.”Il budget sarà un grande market mover oggi – ha commentato in una intervista a Bloomberg Nick Xanders, equity strategist presso BTIG Ltd, a Londra – La domanda è se sarà sufficiente per soddisfare entrambe le parti. I repubblicani della Camera hanno una loro versione, e i democratici anche. Sullo sfondo, nessuno si sta davvero chiedendo se le manovre di quantitative easing stiano davvero funzionando”.
Obama ha presentato un piano di spese del valore di $3,77 trilioni. Di fatto, il presidente propone per l’anno fiscale 2014 spese per le infrastrutture – strade, ponti e lavori pubblici in generale – per un valore di $50 miliardi e $1 miliardo per dar vita a un programma che punti a una maggiore istruzione, stando alle prime indiscrezioni riportate dal sito Bloomberg.
Il presidente Usa si batterà ancora per imporre la tassa che prende il nome di Warren Buffett, e che implica un’imposizione fiscale minima del 30% sulle famiglie che percepiscono un reddito annuale superiore a $1 milione.
Tra i titoli sotto i riflettori da monitorare Yahoo!, in rialzo +0,71% dopo l’incontro che si è tenuto tra l’amministratore delegato Marissa Mayer e Eddy Cue, vice direttore generale dei servizi Internet di Apple, al fine di esplorare nuovi modi con cui Yahoo potrebbe usufruire dei vantaggi del software utilizzato per l’iPod e l’iPad. Piatte le quotazioni di Apple +0,07%.
Prosegue la stagione degli utili societari, con gli analisti di Bloomberg che prevedono un calo per i profitti delle societĂ scambiate sullo S&P 500 e relativi al primo trimestre del 2013 pari a -1,8%. Ma ora gli investitori scommettono che saranno piĂą del previsto le societĂ con un bilancio in crescita.
Tra altri titoli, rialzi tra i titoli di società attive nel settore infrastrutture network, come Ciena +5,28%, Jds Uniphase +4%, Finisar +4,8%; bene anche i finanziari, che guardano con favore al fatto che la Fed comunque rimane divisa sul da farsi e che dunque una univoca posizione sull’interruzione del programma di quantitative easing non esiste.
L’indice Financial Select Sector SPDR Fund cresce +0,90%, Goldman Sachs +1,4%, Morgan Stanley +2,8%, Citigroup +2% circa.
In ambito valutario, l’euro -0,03% a $1,3077; dollaro/yen +0,59% a JPY 99,60; euro/franco svizzero -0,07% a CHF 1,2189.
I commodities, i futures sul petrolio -0,32% a $93,90 al barile, mentre le quotazioni dell’oro -0,73% a $1.575,10 l’oncia. Vendite sui Treasuries a 10 anni, con tassi +1,47% all’1,78%.