NEW YORK (WSI) – Wall Street inarrestabile chiude su nuovi massimi storci. Nonostante dati macroeconomici in chiaroscuro, in particolare ha deluso il dato sulle vendite al dettaglio a giugno, la Borsa Usa ha segnato nuovi record in chiusura con lo S&P 500 in aumento per l’ottava seduta consecutiva. A fine seduta, il Dow Jones cresce dello 0,13% a 15.484 punti, il Nasdaq guadagna lo 0,19% a 3.607 punti e lo S&P 500 avanza dello 0,17% a 1.683 punti. Il petrolio lima i ribassi: i future ad agosto perdono lo 0,05% a 105,9 dollari il barile.
Nel frattempo, i titoli di Stato americani confermano i rialzi con rendimenti in calo al 2,55% per il titolo decennale, benchmark del settore, e al 3,61% per il titolo trentennale. Sui mercati valutari, l’euro cala a 1,3065 dollari mentre il biglietto verde avanza sullo yen a 99,88.
Sul fronte macro, nel mese di giugno, intanto, le vendite al dettaglio sono salite dello 0,4% mensile, segnando un incremento annuale del 5,7%. Si tratta di un risultato inferiore alle attese del mercato. Escludendo le auto, la crescita è stata pari a zero.
Buone notizie dal fronte manifatturiero di New York. L’indice .indice NY Empire è balzato a 9,46 punti, decisamente meglio delle attese di un rallentamento a 3,6 punti rispetto ai 7,8 di giugno
A livello societario, fari puntati su Citigroup dopo che la banca americana ha comunicato un bilancio, quello del secondo trimestre, superiore alle attese con l’utile netto che e’ balzato di quasi il 45% a 4,2 miliardi di dollari mentre i ricavi sono lievitati dell’11% a 20,5 miliardi. Le perdite sui crediti, inoltre, sono calate del 25% a 2,6 miliardi. La combinazione di questi fattori ha cosi’ portato a un netto miglioramento rispetto all’anno scorso, anche se ha pesato positivamente la posta straordinaria legata alla vendita del 10% in Akbank, senza cui i profitti netti sarebbero saliti del 26% a 3,9 miliardi. “Siamo soddisfatti per un risultato ben bilanciato tra i vari business della banche e le diverse aree geografiche, in particolare quelle dei Paesi emergenti”, ha commentato il ceo Michael Corbat.
Da egnalare il rialzo di Boeing (+2,3%) che non risente dell’incendio di venerdi’ a un 787 di Ethiopian Airlines: nel corso del fine settimana le autorita’ hanno stabilito che l’incidente non e’ riconducibile a un malfunzionamento della batteria, i cui problemi avevano costretto a terra il Dreamliner per mesi. Tra le blue chip da segnalare i ribassi di Verizon e At&t, entrambe in calo dell’1% circa. Da segnalare anche il rialzo di NetApp (+2,7%) a 40,40 dollari per azione, il massimo delle ultime 52 settimane, dopo che Morgan Stanley ha alzato il rating a “overweight”, il corrispettivo di “buy”, da “equal weight”. In calo Abbott Laboratories (-0,06%) che ha rilevato OptiMedica, societa’ che produce apparecchiature oftalmiche, per 400 milioni di dollari.
In ambito valutario, euro -0,28% a $1,3029. Il cambio dollaro yen si attesta a 99,86 (+0,66%), euro-franco svizzero +0,14% a 1,2383. Euro/yen +0,42% a JPY 130,10.
Sui mercati delle commodities, i futures sul petrolio -0,49% a 105,43 dollari al barile. Il prezzo dell’oro +0,23% a 1.280,50.