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Wall Street senza sosta: nuovi record per lo S&P 500

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NEW YORK (WSI) – Dopo un avvio incerto, Wall Street imbocca la via dei rialzi e chiude in rialzo. Negli Stati Uniti i conti societari restano il focus principale mentre un supporto agli acquisti è arrivato anche dalla stabilità politica in Giappone dovuta alla solida maggioranza guadagnata dalla coalizione guidata da Shinzo Abe in tutte e due le Camere.

A fine seduta, lo S&P 500 segna un aumento dello 0,23% al record di 1.696 punti (1.697,61 punti il massimo intraday). In lieve aumento anche il Dow Jones, appesantito dalla deludente trimestrale di un gigante come McDonald’s (-2,7%). Il Nasdaq infine sale dello 0,35% a 3.600 punti.

Nel frattempo, i titoli di Stato americani restano in rialzo con andamenti in calo al 2,48% per il bond decennale, benchmark del settore e al 3,54% per il bond trentennale. Sui mercati valutari, l’euro avanza a 1,3194 dollari mentre il biglietto verde cala a 99,49 yen.

Tra le società, dopo il crollo di venerdì scorso Microsoft ha chiuso in rialzo dell’1,9%. Yahoo! ha perso il 4,3% dopo aver comunicato che riacquisterà dall’hedge fund Third Point 20 milioni di propri titoli. A proposito di trimestrali, pesante McDonald’s (-2,7%) dopo aver comunicato che nel secondo trimestre gli utili sono saliti meno delle attese a 1,4 miliardi dollari, pari a 1,38 dollari ad azione, dagli 1,35 miliardi, pari a 1,32 dollari ad azione dell’anno precedente. L’EPS però risulta inferiore alle attese, che indicavano un utile per azione di 1,40 dollari. In linea con il consensus le vendite, salite su base annua del 2% a 7,08 miliardi di dollari.

Sul fronte macro, l’indice delle attività nazionali misurato dalla Fed di Chicago, è migliorato ma rimane in territorio negativo: a -0,13 punti a giugno da -0,29 il mese precedente. La media mobile dei tre mesi è invece passata a -0,26 punti dai -0,37 calcolati in maggio. Segnali negativi sono invece arrivati dall’immobiliare Usa: in giugno, le vendite di case esistentisono calate dell’1,2% alla quota destagionalizzata di 5,08 milioni di unità. Il dato è peggiore delle attese degli analisti che si attendevano un incremento dell’1,9% a quota 5,28 milioni. Nel mese i prezzi mediani delle compravendite sono aumentati del 13,5% a 214.200 dollari mentre l’inventario si è assestato all’equivalente di 5,28 mesi agli attuali ritmi di vendita.

Sul valutario, l’euro scambia in rialzo dello 0,32% a 1,3180 contro il dollaro (venerdi in chiusura di mercati si era attestato a 1,3140). Dollaro in calo di oltre lo 0,6% sulla valuta giapponese, a quota 100 yen.

In ambito di materie prime, petriolio in avanzamento, con i futures che si attestano a 108,35 dollari il barile (+0,28%). Balzo in avanti del prezzo dell’oro: i future con scadenza agosto hanno guadagnato il 3,3% a $1.336 all’oncia. Per il metallo prezioso si è trattato della migliore seduta dal giugno del 2012.