NEW YORK (WSI) – Chiusura contrastata per la Borsa Usa con gli investitori in attesa del rapporto sull’occupazione di agosto che il governo americano diffonderà domani. Da esso potrebbero dipendere le scelte di politica monetaria della Federal Reserve. Se all’inizio del mese scorso la maggior parte degli economisti scommetteva su un rialzo dei tassi di interesse nella riunione dei prossimi 16 e 17 settembre, adesso in pochi si sbilanciano.
Nel finale, Dow +0, 14% a 16.37 punti mentre lo S&P 500 guadagna lo 0,12% a 1.951 punti. Resta indietro il Nasdaq che perde lo 0,35% a 4.733 punti.
Tra i market mover odierni, la decisione della Bce di lasciare invariati i tassi di interesse dell’area dell’euro. Nella riunione odierna il Consiglio direttivo dell’Eurotower ha deciso di confermare i saggi sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso lo sportello ufficiale, rispettivamente allo 0,05%, allo 0,30% e a -0,20%.
Sul fronte macro, aumentano più delle attese le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti. Nella settimana al 29 agosto sono aumentati di 12mila unita’ a 282mila, quando l’attesa era per un lieve aumento a 274mila dai 271mila della settimana precedente. Sale dunque l’attesa per il rapporto sull’occupazione di domani relativo al mese scorso.
Nonostante l’apprezzamento del dollaro, scende nel mese di luglio il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti. Il deficit è arrivato a 41,86 miliardi di dollari, quando a giugno era pari a 43,84 miliardi. Le attese erano per una flessione a 42 miliardi.
Il mercato resta con il fiato sospeso per le decisioni di Janet Yellen, che sarà chiamata a prendere una scelta sui tassi di interesse tra due settimane.
Un aiuto per il morale degli investitori arriva anche la chiusura dei mercati cinesi, negli ultimi tempi clamorosamente volatili. La Borsa di Shanghai non è operativa per due giorni in occasione delle celebrazioni per commemorare la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Ieri tutti e tre gli indici hanno chiuso in buon rialzo. Il Beige Book ha dipinto un quadro più roseo del previsto per la maggiore economia al mondo. Il rapporto ha in qualche modo ridimensionato anche i timori del possibile impatto negativo derivante da un aggravarsi della situazione economica cinese. Timori che hanno tramortito i mercati nelle ultime sedute.
Tra le materie prime, i futures sul petrolio cedono -0,43% a 46,05 dollari al barile. I contratti sul Brent perdono -0,12% a $50,44 dollari. Oro -0,11% a 1.132,30 dollari l’oncia. L’argento scende -0,15% a 14,65 dollari l’oncia.
Sul valutario, l’euro +0,03% a 1,1230 dollari. Sul franco l’euro rimane piatto con +0,08% a CHF 1,0891. Sulla sterlina sale +0,11% a 0,7346. Dollaro yen +0,08% a quota 120,43.