*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.
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La sessione di oggi si e’ aperta mista. Il dato macro sulle vendite di nuove case e’ stato pubblicato al di sotto delle attese, mentre quello sugli ordinativi di beni durevoli e’ risultato migliore delle stime. Palm (PALM) ha pubblicato risultati trimestrali positivi. Infine, Google (GOOG) e’ stato inserito tra i titoli dello Standard and Poor’s 500. Infine, Lucent (LU) e Alcatel (ALA) hanno confermato la notizia di un possibile merger.
Al momento, l’indice Dow Jones e’ in rialzo di 30 punti a 11300 il Nasdaq e’ in denaro di 11 punti a 2311 e l’S&P500 sta guadagnando 2 punti a 1304.
Positive le performances dei settori software, costruzioni e semcionduttori.
L’indice VIX si trova al livello di 11.26. L’indice “advance/decline” sta facendo segnare una lettura di +600. I volumi sul NYSE sono di 660 milioni di titoli scambiati.
TRADING OPERATIVO:
Questa mattina, tra le nostre posizioni, SSTI sta guadagnando l’1.2%, mentre HON e SSTI sono in denaro dello 0.6%. Infine, FILE e’ in lettera dello 0.2%.
Vedi decine di small e medium cap in forte crescita segnalate da
WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 8 sezioni in tempo reale
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DA QUI ALLA CHIUSURA:
Domani mattina, non saranno pubblicati dati macro.
POSIZIONI RIALZISTE:
HON (APERTA IL 21/12 A $38.00; ATTUALE $42.86; PERF. +12.79%)
SSTI (APERTA IL 29/12 A $5.16; ATTUALE $4.20; PERF. –18.60%)
ZL (APERTA IL 29/12 A $2.02; CHIUSA IL 17/3 A $2.45; PERF. +21.29%)
FILE (APERTA IL 25/1 A $27.35; ATTUALE $26.62; PERF –2.67%)
ATYT (APERTA IL 7/3 A $15.20; ATTUALE $15.0; PERF –1.32%)
BORSA: NEW YORK SALE E VEDE STOP STRETTA FED; SU GOOGLE/ANSA
Wall Street marcia al rialzo con il mercato che intravede un ammorbidimento della strategia monetaria della Federal Reserve dopo il crollo delle vendite di case nuove registrato a febbraio negli Stati Uniti (-10,5% a 1,08 milioni di unita’). Una conferma, secondo gli osservatori, della fase di rallentamento del mercato immobiliare che a sua volta potrebbe rallentare il processo di innalzamento dei tassi di interesse perseguito dalla banca centrale americana.
Dopo un avvio debole, gli indici hanno così imboccato la via del rialzo, seppure frazionale, con il Nasdaq che segna i maggiori guadagni trainato da Google e Lucent. A febbraio, l’attività di compravendita di nuove abitazioni negli Stati Uniti ha registrato il calo più forte da nove anni, dall’aprile del 1997, evidenziando al tempo stesso una crescita del numero di alloggi invenduti che dovrebbe riflettersi in un calo dei prezzi immobiliari e comportare, di conseguenza, un raffreddamento dell’inflazione. Risulta così praticamente ribaltata la statistica diffusa ieri sulle compravendite di case esistenti che aveva evidenziato, sempre a febbraio, un’ inaspettata crescita del 5,2%.
La giornata ha visto anche il dato a due facce sugli ordinativi di beni durevoli Usa a febbraio: l’indice generale ha segnato una crescita del 2,6%, il doppio di quanto previsto dagli economisti. Ma a trainare il rialzo è stato soprattutto il comparto dei trasporti, tenuto conto che al netto di questa componente l’indice ha segnato un calo dell’1,3%, in controtendenza rispetto alle stima di un +1%, segnalando un indebolimento degli investimenti aziendali.
In questo quadro, gli analisti ritengono meno probabile l’ipotesi di una nuova stretta monetaria a maggio: in particolare, si attendono che dalla riunione della prossima settimana del Fomc della Fed – in cui appare scontato un innalzamento del costo del denaro al 4,75% dall’attuale 4,50% – arrivi il segnale di un orientamento di politica monetaria più prudente, che preluda cioé a un prossimo stop della lunga manovra rialzista sinora perseguita dalla banca centrale americana.
Quanto ai singoli titoli, brilla Google (+7,7% a 368,21 dollari) dopo che il titolo è stato ammesso nell’ indice S&P 500 al posto di Burlington Resources. In corsa Lucent (+11% a 3,12 dollari) premiata dalla possibilità di un ‘merger’ con la francese Alcatel. Un’operazione che darebbe vita ad un colosso nel comparto delle apparecchiature per le tlc e che è valutata 25 miliardi di dollari in rapporto al fatturato totale del nuovo gruppo. Da segnalare anche i guadagni di Palm (telefonia mobile) che sale di 27 cents a 20,41 dollari in previsione di una crescita di utili e vendite nel trimestre in corso superiore alle stime degli analisti.
Attorno alle 18,30, ora italiana, il Dow Jones sale dello 0,19% a 11.292,01 punti; il Nasdaq composite avanza dello 0,41% a 2.309,61 punti e lo S&P 500 è in rialzo dello 0,15% a 1.303,58 punti.