Wall Street sotto attacco, Nasdaq cala -4%, S&P500 sfonda al ribasso il cruciale supporto di 1040
Accelerazione al ribasso degli indici americani. Allo scoccare delle 3:15 (le 21:15 in Italia) sono partiti nuovi ordini di vendita che hanno portato il Nasdaq a perdere -4% a quota 2132, lo S&P500 in calo -3.30% a 1039 sotto il fatidico supporto di quota 1040 e il Dow Jones in ribasso -2.84% a quota 9850. Tutti gli indici sono ai minimi di novembre.
Ad aumentare la tensione ribassista, un altro episodio, rivelato da WSI. Un altro “flash crash”, stavolta sui titoli Citigroup, crollata -20%. I soliti HFT (high frequency trading, cioe’ gli ordini gestiti dai computer delle banche) hanno immesso un maxi-ordine sell sulle azioni Citi (C) provocando l’innesco dei sistemi automatici di frenata del ribasso (circuitbreaker) al New York Stock Exchange, quando il calo ha superato -20%. Leggere Un altro “flash crash”, stavolta su Citigroup, il titolo crolla -20%
Gia’ in partenza i listini americani erano partiti male, replicando i ribassi in atto sulle piazze europee e al sell-off registrato sulle borse asiatiche, con Shanghai che ha lasciato sul terreno il 4.3% (minimi di 14 mesi) mentre Tokyo l’1.27%. Ma dopo mezz’ora dall’avvio delle contrattazioni, con il calo maggiore del pevisto della fiducia dei consumatori a giugno, le flessioni sono aumentate tanto da spingere il Dow a perdere 222 punti sotto quota 10000.
L’indice ora cede 214 punti a 9923 (-2.13%), il Nasdaq lascia sul terreno 59 punti a 2162 (-2.65%) mentre l’S&P 500 cede 25 punti a 1050 (-2.33%).
A catena si muovo i prezzi dei Treasury, con relativa ritirata dei rendimenti: quello sul 30ennale e’ sceso sotto il 4% mentre il decennale e’ sotto il 3%. Nuovi minimi storici per lo yield dei buoni del Tesoro Usa a 2 anni.
A spiegare la pioggia di vendite l’inatteso calo della fiducia dei consumatori nel mese di giugno.
Dato che va ada ggiungersi alle cattive notizie arrivate dalla Cina e dall’Europa. Nel primo caso, e’ stato rivisto al ribasso (e non di poco) il Superindice di aprile (a +0.3% da +1.7% mese su mese). Tra gli operatori si e’ cosi’ sparso il timore su un rallentamento piu’ forte delle attese dell’economia del Dragone.
Nel caso europeeo, molte banche devono restituire alla Bce i fondi presi in prestito un anno fa, lasciando intuire una carenza di liquidita’ nel sistema finanziario di oltre 100 miliardi di euro.
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Continua cosi’ il rafforzamento del dollaro mentre l’euro si alontana al ribasso da quota $1.22. Nuovo record minimo contro il franco svizzero.
In Usa, tornando in ambito macro, l’Indice Case&Shiller e’ stato invece migliore delle attese. Resta in calendario la fiducia dei consumatori.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio sono in ritirata. I futures con consegna agosto arretrano di $2.48 attestandosi a quota $75.77 al barile. L’oro e’ piatto a quota $1238 l’oncia. Il cross euro/dollaro si trova a $1.2181 (-0.76%). Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark decennale si trova al 2.9920% dal 3.032% di ieri.