La seduta di borsa di Wall Street si e’ chiusa con gli indici positivi. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.82% a 10953, l’S&P500 lo 0.19% a 1282, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.21% a 2310. A supportare l’indice industriale e’ stata la buona performance del colosso aerospaziale Boeing, mentre il contenuto rialzo del comparto hi-tech e’ dipeso principalmente dalla deludente trimestrale di Google. I listini hanno beneficiato, nelle ultime ore di scambi, del pesante ritracciamento del greggio, sceso sotto i $67.
Nella seduta odierna, gli operatori hanno digerito la decisione della Federal Reserve di alzare i tassi d’interesse. Nella riunione svoltasi ieri, che ha visto per l’ultima volta Alan Greenspan nella vesti di presidente, la Banca Centrale americana ha alzato il costo del denaro di un quarto di punto percentuale portandolo al 4.50%.
Ha pero’ evidenziato che, nel tentativo di mantenere sotto controllo le pressioni inflazionistiche, potrebbero essere necessari nuovi aumenti del target sui fed funds, deludendo coloro che credevano in un vicino stop del ciclo rialzista iniziato nel giugno 2004.
Per quanto riguarda la cronaca societaria, nel quarto trimestre 2005, Boeing ha riportato risultati finanziari positivi, attestatisi ad un livello superiore a quello atteso dal mercato. La societa’ ha anche offerto un outlook positivo per i prossimi trimestri ed il titolo ha terminato la sessione in progresso di oltre 5 punti percentuali.
Positiva anche la trimestrale di Time Warner (utili +21% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), particolarmente grazie al business della Tv via cavo. Alla fine degli scambi, le azioni TWX segnavano un progresso superiore al 4%.
Deludenti, invece, i conti trimestrali del celebre motore di ricerca Google. Per la prima volta dal debutto al Nasdaq (agosto 2004), la societa’ ha diffuso risultati finanziari inferiori alle attese degli analisti, riportando ricavi in linea con le attese, ma utili per azione di ben 23 centesimi inferiori rispetto alle stime del mercato.
Il titolo ha chiuso in calo di circa l’8%, bruciando 12 miliardi di dollari di capitalizzazione. Dopo la chiusura delle borse sono attesi, tra gli altri, i risultati dell’altro colosso Internet, Amazon.com.
Contrastati i dati macro comunicati in mattinata. La spesa per le costruzioni del mese di dicembre ha registrato il maggiore incremento degli ultimi tre mesi avanzando dell’1% e superando le attese degli analisti che erano per un tiepido rialzo dello 0.2%. Inferiori alle previsioni, invece, il dato sull’ISM manifatturiero, sceso a quota 54.8 dai precedenti 55.6 punti. Il consensus del mercato era per un valore di 55.5.
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Sugli altri mercati, in calo il petrolio, spinto al ribasso da alcune prese di profitto scattate nell’ultima ora. I contratti futures con scadenza marzo hanno chiuso in calo di 1.36 a quota $66.56 al barile. Da segnalare che sono risultate in aumento le scorte di greggio e di benzina, in leggero calo le riserve di prodotti distillati.
In ribasso l’oro. I futures con scadenza aprile sono arretrati di $1.50 a $574 all’oncia. In leggero calo l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York, il cambio e’ a quota 1.2060. In calo, infine, anche i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.56% dal 4.53% di martedi’.