NEW YORK (WSI) – La Borsa Usa, partita col segno meno, rimbalza dopo la pubblicazione dell’Ism servizi salito oltre le attese. Nel finale il Dow segna una crescita dello 0,09% a 16.738 punti, positivo il Nasdaq che guadagna lo 0,42% a 4.252 punti mentre lo S&P 500 cresce dello 0,20% a 1.928 punti, aggiornando così per la sedicesima volta nel 2014 i record storici.
Oggi intanto il Beige Book della Federal Reserve ha confermato un generale miglioramento dell’economia americana anche se la crescita resta tra moderata e modesta. La Fed ha inoltre messo in luce che il mercato del lavoro migliora, con le assunzioni in aumento nella maggior parte del Paese. In varie aree degli Stati Uniti e’ stata segnalata la difficolta’ a trovare manodopera specializzata. Dal fronte immobiliare, viene segnalato che i prezzi delle case sono aumentati e che il mercato degli affitti e’ “per lo piu’ robusto”. La Fed prosegue dunque sulla via di una lenta, ma continua riduzione del programma di acquisti di bond e titoli varato per sostenere l’economia: la conclusione e’ prevista nel quarto trimestre, poi si porra’ il problema di quando e come alzare il costo del denaro.
Il petrolio ha chiuso in lieve ribasso: il contratto a luglio ha perso 2 centesimi a 102,64 dollari il barile. Nel frattempo, i Treasury chiudono in calo con rendimenti in aumento al 2,6% per il benchmark decennale e al 3,44% per il titolo trentennale. Tra le valute, l’euro cala a 1,36 dollari e il biglietto verde avanza a 102,72 yen.
Sul fronte macro, delude il dato relativo alla creazione di nuovi posti di lavoro nel settore privato, risultato peggiore della attese. Le premesse per il rapporto sull’occupazione di venerdì non sono delle migliori. L’idea e’ che non ci sono piu’ scuse legate a un’inverno gelido, che ha pesato a inizio anno. Quindi ogni segno di un’economia in affanno rischia di preoccupare sull’andamento del resto dell’anno.
Per quanto riguarda il dato di venerdì sull’occupazione di maggio, gli analisti intervistati da Reuters prevedono una creazione di nuovi 218.000 posti di lavoro, contro i +288.000 di aprile.
“I mercati stanno ancora oscillando attorno ai recenti massimi, con nessuno pronto a fare grandi scommesse, in attesa dell’annuncio della Bce e dei numeri sull’occupazione Usa – hanno commentato gli analisti della società di brokeraggio Capital Spreads, in una nota diffusa da Cnbc – dunque si prevede un consolidamento nell’azione dei prezzi”.
Lo S&P 500 è salito +6% dal sell off che ha colpito i titoli delle small cap e Internet, facendo crollare l’indice al minimo in due mesi ad aprile. A maggio il listino ha guadagnato +2,1%, segnando il quarto mese consecutivo di rialzi.
Lo S&P 500 è scambiato a un valore pari a 16,3 volte gli utili attesi, in crescita dalle 14,8 volte dell’inizio di febbraio ed è +184% in rialzo rispetto al minimo del mercato orso testato nel marzo del 2009. Secondo l’analisi tecnica, i livelli di resistenza e supporto da monitorare sono rispettivamente di 1927,795 e 1921,515.
Notizie negative sono arrivate dal deficit commerciale degli Stati Uniti, che è balzato ad aprile al valore più alto in due anni, complici le importazioni a livelli record di beni come auto, cellulari, computer e infrastrutture network. Il deficit si è allargato a $47,2 miliardi dai $44,2 miliardi di marzo (dato rivisto al rialzo). Importazioni +1,2% al record di $240,6 miliardi.
Non confortante neanche il dato relativo alla creazione di nuovi posti di lavoro nel settore privato, stilato da ADP Research Institute; +179.000 a maggio, ben al di sotto del rialzo +210.000 atteso. In calendario la pubblicazione dell’indice Ism servizi e del Beige Book.
In compenso, oltre le attese a maggio l’indice Ism dei servizi, che balza a 56,3 punti dai 55,2 punti del mese precedente. Si tratta della lettura più alta dallo scorso agosto.
A livello societario, UnitedHealth ha alzato il dividendo trimestrale del 34% a 37,5 centesimi ad azione e ha approvato un piano di riacquisto di azioni proprie da 100 milioni di titoli. Pandora è oggetto di vendite: il dipartimento di Giustizia ha avviato indagini su accordi tra la radio via Internet e società per la licenza di musica. Ciò potrebbe tradursi in costi maggiori per le royalty. Protective Life (+18%) ha trovato l’accordo per essere acquistata dalla giapponese Dai-ichi-Life Insurance per 5,7 miliardi di dollari o 70 dollari per azione. E’ la maggiore acquisizione da parte di un gruppo assicurativo nipponico.