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WALL STREET TERMINA LA SEDUTA IN ROSSO

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Gli indici Usa terminano le contrattazioni in territorio negativo, depressi dalle vendite degli investitori che, in attesa della pubblicazione degli utili societari relativi al primo trimestre del 2002, hanno preferito smobilizzare le posizioni acquisite.

A pesare sui mercati sono stati anche i giudizi negativi che alcune banche d’affari hanno espresso su settori e aziende chiave dell’high tech. Gli investitori hanno poi accolto con preoccupazione le notizie sulla sempre piu’ difficile situazione in Medio Oriente.

Nessun aiuto e’ provenuto dal fronte macroeconomico, in una seduta caratterizzata dall’assenza di indicatori rilevanti.

Il Nasdaq ha chiuso a 1.784,35 (-1,11%)
Il Dow Jones a 10.198,29 (-1,12%)
L’S&P 500 a 1.125,40 (-1,00%)

Il mercato azionario:

Il Dow ha ceduto sulla scia delle performance negative del settore macchinari. Maglia nera del comparto e’ stata Caterpillar, penalizzata dalla nota negativa della banca d’affari J.P. Morgan. Il listino non ha beneficiato del rialzo del titolo della societa’ chimica Du Pont, che ha mostrato ottimismo sugli utili del primo trimestre.

Sul Nasdaq si sono messi in evidenza i cali dei semiconduttori (tra cui Intel e Micron Technologies) e degli applicativi software (Commerce One). Gli spunti positivi sulle telecom non sono riusciti a limare le perdite del listino. Il settore tecnologico aveva cominciato a perdere tono martedi’ dopo una serie di allarmi sugli utili e di giudizi negativi da parte delle banche d’affari.

A trascinare al ribasso il Nasdaq e’ stato anche il titolo del sesto operatore a banda larga Usa, Adelphia Communications (ADLAC – Nasdaq), nel mirino della Sec. Male la societa’ software Siebel Systems (SEBL – Nasdaq), che ha accusato la nota negativa dell’agenzia di rating First Analysis.

Notizie poco confortanti sono provenute dal mondo delle IPO, con la societa’ Aearo Corp , che, prossima alla quotazione in borsa, ha fatto improvvisamente marcia indietro.

Il mercato dei capitali:

A fare da contraltare al trend ribassista del mercato sono state le aspettative di un rialzo dei tassi sul fronte dei mutui sulla casa. L’indice settimanale sulle richieste di mutui sulla casa comunicato dalla Mortgage Bankers Association e’ salito del 5,9% la scorsa settimana. E quindi il tasso medio trentennale sui mutui rimane sopra la soglia psicologica del 7%, un segno che il mercato crede in una direzione rialzista per il mercato dei tassi.

Un’aspettativa confermata anche dal mercato dei Treasurys. Il rendimento del bond decennale piu’ scambiato e’ salito dello 0,02%, dopo che il presidente della Federal Reserve di Kansas City, Thomas Hoenig, ha osservato martedi’ sera che l’economia Usa sta crescendo piu’ velocemente del previsto.

I Dati Macroeconomici:

Minimo l’impatto del dato positivo dell’ISM non manifatturiero (ex NAPM non manifatturiero).

Le vendite di automobili negli Stati Uniti sono calate leggermente sia nel mese di marzo che nel primo trimestre dell’anno, anche se i produttori di auto americani hanno messo a segno delle performance migliori del previsto.

Il Mondo delle Aziende:

Nell’anno che si e’ concluso a febbraio, Wall Street ha perso 43.300 posti di lavoro, il calo maggiore in piu’ di 25 anni, secondo il dipartimento del Lavoro Usa. E l’ondata di tagli potrebbe non essere finita.

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