NEW YORK (WSI) – Wall Street chiude poco mossa ma con i maggiori indici abbracciati alla linea della parita’ in una seduta di bassi volumi per via della festivita’ del Veterans Day, il giorno in cui si ricordano i veterani di tutte le guerre.
Dopo aver segnato un nuovo record intraday a quota 17.638,21, il Dow Jones segna nel finale +0,01% a 17.615 punti, il Nasdaq cresce dello 0,20% a 4.661 punti e lo S&P 500 guadagna lo 0,09% a 2.040 punti, nel durante aveva toccato un massimo a 2.041,28.
Il petrolio ha chiuso in rialzo: i future con consegna a dicembre hanno aggiunto 54 centesimi a 77,94 dollari il barile. Il mercato obbligazionario e’ rimasto chiuso. Tra le valute, l’euro e’ avanzato a 1,2479 dollari e il biglietto verde ha guadagnato terreno a quota 115,29 yen.
Non sono attesi indicatori di rilievo dal fronte macroeconomico americano, motivo per cui gli investitori cercano altri spunti, per esempio l’ulteriore rafforzamento del dollaro sulle altre valute. In particolare lo S&P 500 è scambiato a un valore pari a 17 volte gli utili attesi, al multiplo maggiore dal 2009, dopo aver guadagnato +9,4% dal minimo in sei mesi testato a ottobre.
“Ovviamente non si può ora lanciarsi sul mercato (Usa) – ha commentato in una intervista rilasciata a Bloomberg Heinz-Gerd Sonnenschein, strategist presso Deutsche Postbank AG, a Bonn, Germania – Le valutazioni non sono troppo elevate, ma Wall Street sicuramente non è conveniente. Detto questo, nonostante gli indici siano a livelli record, è chiaro che gli investitori sono disposti a pagare per la qualità. Le aziende quotate sullo S&P 500 hanno riportato buoni bilanci e l’economia americana è in buone condizioni di salute”.
Da segnalare che negli ultimi quattro giorni di contrattazioni, il Chicago Board Options Exchange Volatility Index, o Vix, ha ceduto -15%. Dal massimo in due anni testato lo scorso 15 ottobre, l’indice è crollato di ben -52%.
Guardando ai titoli da segnalare il balzo dell’1,6% di Juniper Networks, dopo le dimissioni dell’amministratore delegato Shaygan Kheredpir.
Xerox Corporation guadagna invece il 2,24% dopo la pubblicazione delle previsioni per il 2015: la societa’ attende profitti per azione tra 1,11 e 1,17 dollari per azione, dopo l’intervallo tra 1,11 e 1,13 dollari previsti per l’anno in corso. Xerox ha inoltre aumentato di 1,5 miliardi di dollari il piano di riacquisto di titoli propri e prevede di spendere 500 milioni di dollari in buyback nel 2015.
Tra i tecnologici da segnalare il ribasso di Alibaba che cede l’1,99% nonostante le buone notizie arrivate sulle vendite durante il “Single Day”, giorno di grandi acquisti e offerte per lo shopping in Cina.
ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro +0,02% a $1,2422; dollaro/yen +0,84% a JPY 115,82; euro/franco svizzero -0,02% a CHF 1,2022; euro/yen +0,88% a JPY 143,90.
Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio -0,26% a $77,20 al barile, quotazioni oro -0,33% a $1.156.
(LNA- MT)