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WALL STREET: UN RIMBALZO TARGATO NASDAQ

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Scontati tre giorni in territorio negativo, Wall Street mette a segno un prezioso recupero riportando, proprio in chiusura di seduta, l’indice Dow Jones sopra quota 10.000 punti.

Al termine degli scambi, infatti, il listino principale è avanzato dello 0,29% a 10.019,47 punti, mentre lo S&P 500 è cresciuto dello 0,77% a 1.095,48 punti e il Nasdaq è salito dell’1,86% a 1.931,35 punti, rinvigorito dall’ottima giornata dei titoli tecnologici.

Il titolo del Tesoro a 10 anni e’ salito di 9/32, con il rendimento in calo al 4.75%.

Circa il volumi, sono stati moderati. Al New York Stock Exchange 1,5 miliardi di azioni sono passate di mano, con i titoli in crescita che hanno battuto quelli in calo di 4 a 1. Sul Nasdaq, scambi per 1,6 miliardi di azioni, 7 a 3 per i rialzi, il rapporto (vedi importanti indicatori sulle condizioni di ipervenduto o impercomprato in Target News, riservato agli abbonati a INSIDER).

Malgrado la crescita degli indici – frutto di un rimbalzo tecnico dopo i ribassi continui delle ultime tornate di contrattazioni – il clima, sulla prima piazza finanziaria mondiale, non è e non può essere dei migliori. Se il timore di una stretta monetaria a breve della Fed – che ieri ha mandato in tilt tutti i principali mercati internazionali – è ancora forte, nelle prossime ore potrebbe crescere la tensione per gli sviluppi della situazione geopolitica dopo la decapitazione di un giovane americano ripresa in un macabro video diffuso su un sito Web legato ad al Qaida.

Tornando agli spunti meramente economici, particolarmente brillante è apparso il comparto hi-tech, trascinato dai semiconduttori. A fine contrattazioni Intel – primo produttore mondiale di microchip – ha guadagnato il 4,6% (dopo avere annunciato di attendersi un forte aumento della spesa sull’ elettronica), mentre Texas Instruments (i cui chip sono in dotazione a circa la metà dei cellulari venduti sul mercato internazionale) è avanzato del 2,7%.

Bene, sempre tra i tecnologici, la Internet Company Yahoo! (+4,2%) e Cisco Systems (+2,9%), mentre, nel campo dell’ entertainment, bene è andata Walt Disney (+3,9% grazie ad un rating positivo di Ubs) e, in quello finanziario, Merrill Lynch (+1,8%, gratificata da un buon giudizio di Bank of America). Dietro la lavagna, infine, Electronic Data Systems, sceso del 5,8% dopo aver dichiarato che potrebbe tagliare il suo dividendo del 67% al fine di fare entrare in cassa oltre un miliardo di dollari e mantenere il suo rating di investimento.