L’insalata e gli spinaci che arriveranno sulle nostre tavole non saranno più contaminati, grazie alla blockchain. È Walmart ad annunciarlo dopo il lancio di un progetto nel mondo del cibo che si servirà della tecnologia messa a punto da IBM.
Dopo un progetto pilota durato due anni, Walmart ha annunciato in settimana che userà la rete blockchain, il libro mastro immutabile, trasparente e decentralizzato alla base delle criptovalute come il Bitcoin, per tracciare gli spostamenti delle lattughe di insalata e delle foglie di spinaci dai campi agricoli ai supermercati.
Tra un anno più di 100 fattorie che forniscono Walmart con le verdure saranno obbligate a inserire informazioni dettagliate sui prodotti usciti dai loro campi o stabilimenti nel database condiviso sviluppo da IBM per il gruppo di vendite al dettaglio americano e per altri rivali, che anch’essi stanno pensando di seguire la stessa strada.
Una volta inseriti i dati, riferisce il New York Times, non potranno essere modificati e potranno essere controllati da tutti i partecipanti. Questo garantisce la correttezza delle informazioni. Le reti blockchain in questione sono sistemi completamente nuovi rispetto a quelli usati per le transazioni di monete digitali. Diverse società le hanno testate per migliorare l’efficienza e l’affidabilità della supply chain.
La blockchain si chiama IBM Food Trust ed è stata creata per le società di beni al consumo come Dole, Wegmans e Unilever, che con essa possono tracciare gli spostamenti dei loro prodotti lungo tutta la catena di approvvigionamento. Assicurando la qualità del prodotto fin dal sua “nascita” e poi durante la sua “crescita”, è più facile soddisfare il cliente finale.