E’ riuscito a catturare l’attenzione di un gigante degli affari come Warren Buffett e di conseguenza degli investitori di tutto il mondo. Parliamo di Chubb, uno dei player più importanti a livello mondiale nel comparto assicurativo che opera in 54 paesi e offre diversi prodotti nei rami property, casualty, infortuni e malattia.
Quando a maggio gli investitori hanno saputo che la Berkshire Hathaway di Warren Buffett aveva aggiunto Chubb al suo portafoglio, affiancandolo a mostri del calibro di Apple, American Express e Coca-Cola, l’assicuratore è diventato un nuovo titolo famoso.
Buffett alla ricerca di “fossati”: cosa significa
Berkshire ha acquistato quasi 26 milioni di azioni del gruppo assicurativo con sede a Zurigo nel terzo trimestre dello scorso anno, per un valore di 6,7 miliardi di dollari. Un pacchetto che ha permesso all’assicuratore di diventare la nona maggiore partecipazione di Berkshire.
Un’acquisizione che ha portato le azioni di Chubb ai massimi storici. Sebbene Buffett non spieghi il motivo per cui acquista o vende un determinato titolo quando viene reso noto, le sue osservazioni passate danno un’idea di ciò che cerca, tra cui le società considerate “fossati” che non possono essere eguagliate o raggiunte dai concorrenti.
“Negli affari, cerco castelli economici protetti da “fossati” invalicabili“, ha dichiarato Buffett in una lettera agli azionisti del 1995. In quell’occasione, aveva fatto riferimento alla compagnia assicurativa Geico.
L’amore del 94enne investitore, conosciuto come l’oracolo di Omaha, per il settore assicurativo non è nuovo. Buffett è proprietario di Geico, rappresentata dal simpatico rettile verde e da General Re.
E ora di Chubb. Un interesse che fa bene al titolo della compagnia che quest’anno ha guadagnato oltre il 13%. Berkshire Hathaway oggi è il maggiore azionista di Chubb e Greenberg è il secondo. E proprio l’AD di Hank Greenberg spiega la chiave del successo di Chubb, ossia la crescita del settore assicurativo in linea generale.
Cosa vede l’Oracolo di Omaha in Chubb?
Non è il dividendo annuale dell’1,4%, secondo l’amministratore delegato Evan Greenberg, figlio del leggendario 99enne ex amministratore delegato, ma anni di rialzi costanti per la compagnia assicurativa. E anche Greenberg conferma questo successo in aumento per il settore insurance.
“Siamo una società in crescita. I nostri utili sono cresciuti a due cifre negli ultimi anni e, guardando al futuro, continueremo a registrare una robusta crescita degli utili”, ha dichiarato Greenberg, che ha anche sottolineato i molteplici flussi di reddito che l’assicuratore sta mettendo in campo negli Stati Uniti e all’estero. “Siamo ben diversificati: i rami property, casualty e underwriting sono una fonte di reddito. Il nostro patrimonio investito, dato che i tassi di interesse sono aumentati e sono a un tasso più alto di quello che abbiamo visto in un paio di decenni, è un’altra fonte di reddito”, ha detto. “Nel primo trimestre, il reddito da investimenti al lordo delle imposte è salito di oltre il 25% a 1,39 miliardi di dollari, mentre il reddito netto da investimenti rettificato è balzato del 23% a 1,48 miliardi di dollari”.
Infine, precisa Greenberg, c’è “un’attività di assicurazione vita in crescita in Asia”.
Siamo una compagnia globale, oltre il 40% della nostra attività è al di fuori degli Stati Uniti. Siamo il più grande assicuratore commerciale degli Stati Uniti e il 20% della nostra attività è in Asia”.