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Warren Buffett in soccorso delle banche Usa?

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Nel bel mezzo delle turbolenze del sistema bancario, l’investitore miliardario Warren Buffett avrebbe intrapreso colloqui con i membri di spicco dell’amministrazione Biden. A riportarlo Bloomberg, secondo cui il presidente della Berkshire Hathaway ha avuto “molteplici conversazioni” con il team del presidente Usa nel corso dell’ultima settimana.

Buffett e le banche Usa

Le banche regionali hanno dovuto affrontare la corsa dei depositanti preoccupati dopo il crollo della Silicon Valley Bank e della Signature Bank of New York. Durante le telefonate, Buffett e i funzionari dell’amministrazione americana avrebbero discusso della possibilità che il miliardario contribuisca a stabilizzare la situazione investendo nel sistema bancario regionale.

Buffett – che ha un valore stimato di 102 miliardi di dollari, secondo l’indice dei miliardari di Bloomberg – ha anche fornito ai funzionari della Casa Bianca “consigli e indicazioni” su come rispondere alla crisi bancaria.

Buffett è solito sostenere le banche statunitensi con investimenti tempestivi durante i periodi di stress economico, come ha fatto con l’iniezione di 5 miliardi di dollari per Goldman Sachs durante la crisi finanziaria del 2008. I colloqui sono avvenuti mentre i problemi della banca regionale First Republic e del gigante Credit Suisse, con sede a Zurigo, alimentavano la preoccupazione per il contagio economico globale.

Le azioni di First Republic sono rimaste sotto forte pressione, nonostante la settimana scorsa le maggiori banche statunitensi abbiano deciso di organizzare un salvataggio da 30 miliardi di dollari per la banca in difficoltà. Le azioni sono scese fino al 37% nelle contrattazioni di lunedì, riprendendo il crollo della scorsa settimana. L’ultimo crollo della First Republic è avvenuto dopo che domenica S&P ha tagliato il suo rating creditizio a B+ da BB+. Oggi però sembra tornare a tirare un sospiro di sollievo segnando nel premercato un rimbalzo del 20%.

Nel frattempo il segretario al Tesoro Janet Yellen ha affermato che il governo USA è pronto a fornire ulteriori garanzie sui depositi se la crisi bancaria dovesse peggiorare. “Le misure che abbiamo adottato non erano mirate ad aiutare specifiche banche o classi di banche. Il nostro intervento era necessario per proteggere il più ampio sistema bancario statunitense”, ha dichiarato Yellen. “E azioni simili potrebbero essere giustificate nel caso in cui istituti più piccoli dovessero subire un deflusso di depositi con il rischio di contagio”.