Che Warren Buffett stia puntando forte sui produttori cinesi di auto elettriche non è una novità. Meno noto è fatto che il finanziere americano li preferisca a quelli americani.
Un dettaglio emerso chiaramente in occasione della diffusione dell’ultima lettera agli azionisti di Berkshire Hathaway, che ha evidenziato come la holding del tycoon abbia in portafoglio una partecipazione maggiore nella casa automobilistica elettrica cinese BYD rispetto a quella detenuta nella General Motors.
Warren Buffett: quota in BYD è l’ottava della Berkshire
La partecipazione della Berkshire nel gruppo cinese che produce batterie e auto elettriche, quotato a Hong Kong, è pari all’8,2% del capitale. Si tratta dell’ottava partecipazione più grande della Berkshire per valore di mercato. Più risicata, la partecipazioni nella General Motors, che si attesta al il 3,7%, la quindicesima partecipazione più grande.
Finora la scommessa su BYD si è rivelata vincente: le azioni del gruppo sono aumentate di oltre il 300% negli ultimi 12 mesi. Quelle di GM, nello stesso periodo, hanno segnato una crescita del 65%.
La Berkshire Hathaway ha investito per la prima volta in BYD nel 2008. L’azienda con sede a Shenzhen è diventata una delle principali case automobilistiche nel più grande mercato delle quattro ruote al mondo e ha venduto più di 130.000 autovetture elettriche lo scorso anno. Questo è molto più dei rivali, come la start-up come Nio, che l’anno scorso ha consegnato poco più di 43.700 auto.
Anche GM punta tutto sul green
Nel frattempo, il mese scorso, GM è diventata l’ultima casa automobilistica tradizionale ad accelerare nei veicoli elettrici annunciando. Il colosso Usa ha comunicato di voler mettere fine alla produzione di auto e camion diesel e a benzina entro il 2035, rendendo tutta la sua nuova flotta veicoli elettrica.
Un annuncio che segue quello già fatto a novembre, quando rese noto di voler aumentare gli investimenti per lo sviluppo auto elettriche di 7 miliardi di dollari per un totale di 27 miliardi di dollari.