Economia

Warren Buffett riduce l’investimento in Activision Blizzard

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Warren Buffett ha ceduto il 70% del proprio investimento detenuto in Activision Blizzard. Secondo alcune indiscrezioni l’operazione sarebbe stata chiusa in perdita: Berkshire Hathaway ha ceduto la partecipazione a seguito della decisione di un giudice federale che permetterà a Microsoft di completare l’acquisto del produttore di videogiochi per 68,7 miliardi di dollari.

Tra l’altro l’affare tra Microsoft e Activision Blizzard, siglato nel corso del mese di gennaio 2022, dovrà essere chiuso in tempi stretti o l’operazione rischia di saltare, sempre che non si proceda con un rinvio formale. Tempestivo come non mai, in queste ore, tra l’altro è arrivato l’accordo tra Sony e Microsoft, che producono rispettivamente la PlayStation e Xbox, sul caso Call of Duty, che la società statunitense ha concesso con una licenza decennale del videogioco proprio a Sony.

Il matrimonio tra Microsoft e Activision Blizzard

L’accordo tra Microsoft e Activision Blizzard è stato bloccato dal regolatore britannico ed è finito, inoltre, nel mirino della Commissione europea e della Federal Trade Commission per delle vicende strettamente connesse con la concorrenza. Microsoft, infatti, è il produttore della console Xbox: nel momento in cui acquista Activision Blizzard potrebbe essere messa a rischio la disponibilità dei videogiochi più diffusi per le altre piattaforme. Questo sostanzialmente è il motivo per il quale l’operazione è stata frenata dai regolatori, che hanno voluto avere alcune certezze.

Microsoft, in ogni sede, ha tentato di scongiurare l’ipotesi di monopolio su Call of Duty. A seguito dell’accordo che è stato siglato con Sony, questa matassa potrebbe essere dipanata una volta per tutte.

Ad ogni modo la strada per la conclusione di quello che è ritenuto uno degli accordi più grandi nell’universo del gaming è stata spianata nel corso degli ultimi giorni, nel momento in cui la Corte d’Appello della Federal Trade Commission ha sostanzialmente dato il via libera all’affare che coinvolge Microsoft e Activision Blizzard. A questo punto rimane solo da capire cosa possa accadere nel Regno Unito, dove il regolatore, nel corso delle ultime settimane ha bloccato tutto. A seguito dell’accordo sottoscritto con la Sony, adesso, ha chiesto due mesi di tempo per decidere come muoversi. Secondo l’ente britannico il problema non è il monopolio sul mercato delle console di Microsoft, che tra l’altro è dominato dalla concorrente PlayStation, ma il cloud gaming, ossia il gioco trasmesso in streaming, che entra negli smartphone, Pc e console, senza che sia necessario avere un hardware dedicato. Proprio in questo contesto Microsoft ha il 60-70% dei servizi globali di cloud gaming.

La mossa di Warren Buffett

In questo contesto, Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha venduto il 70% del suo investimento in Activision Blizzard nel corso del secondo trimestre del 2023. Berkshire, all’interno delle comunicazioni ufficiali che deve effettuare per legge, ha dichiarato di possedere al 30 giugno 2023 circa 14,7 milioni di azioni Activision, o l’1,9%, per un valore di 1,24 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 49,4 milioni di azioni, o il 6,3%, del 31 marzo.

L’investimento di Activision era una forma di arbitraggio, con Warren Buffett che considerava gli investitori troppo pessimisti sul fatto che i regolatori avrebbero approvato la combinazione del business delle console di gioco Xbox di Microsoft con l’editore dei franchise Call of Duty e Candy Crush.

Berkshire ha investito in Activision alla fine del 2021 ed ha aumentato la propria quota a quasi il 10% nel 2022. Warren Buffett ha detto agli azionisti alla riunione annuale del Berkshire nell’aprile 2022 che non sapeva se i regolatori avrebbero benedetto la fusione e che Eha valutato Activision a 95 dollari per azione, ma una cosa che sappiamo è che Microsoft ha i soldi”. La restante quota di Activision di Berkshire – 14.658.121 azioni – è esattamente la dimensione che aveva prima che Buffett iniziasse ad acquistare, suggerendo che ha abbandonato la scommessa di arbitraggio.

Le azioni Activision

Le azioni di Activision sono aumentate del 10% a 90,99 dollari lo scorso 11 luglio, dopo che il giudice distrettuale degli Stati Uniti Jacqueline Scott Corley a San Francisco ha respinto le argomentazioni della Federal Trade Commission degli Stati Uniti secondo cui la fusione avrebbe danneggiato la concorrenza nel cloud gaming, nelle console e nei servizi in abbonamento.

Anche il regolatore britannico della concorrenza, la Competition and Markets Authority, si è opposto alla fusione, ma ha accettato di sospendere l’appello di Microsoft per concedere più tempo per risolvere la controversia.