BYD, il brand automobilistico cinese votato all’elettrico su cui ha puntato la Berkshire Hathaway di Warren Buffet, ha più che quadruplicato le vendite realizzate ad agosto rispetto a un anno prima, con 61.409 unità equamente ripartite tra ibride plug-in ed elettriche.
L’incremento delle vendite di BYD è stato assai pronunciato anche su base mensile, con un balzo del +21,62%. Il titolo BYD quotato ad Hong Kong ha messo a segno un rialzo del 9,24% il 6 settembre, e, a tale data, è in rialzo del 34,26% da inizio anno.
Warren Buffet, partecipazione in BYD detenuta da 10 anni
Berkshire Hathaway detiene il 22% delle azioni del costruttore automobilistico cinese; la società di Buffett aveva iniziato ad acquistarle oltre dieci anni fa. Al valore di capitalizzazione di mercato attuale la quota detenuta da Buffett in BYD ha un valore superiore ai 25 miliardi di dollari Usa.
Questo ennesimo successo per l’Oracolo di Omaha mostra come il mercato dell’auto elettrica non sia stato ignorato nel suo portafoglio, nonostante l’assenza di Tesla (nel febbraio 2020, il vice di Buffett, Charlie Munger, ebbe a dire “non comprerei mai Tesla”).
BYD è solo uno dei vari costruttori automobilistici che puntano a sviluppare la mobilità elettrica in Cina: fra i più noti ci sono Nio, Xpeng e Li Auto. In termini di volumi di vendita, tuttavia, nessuno di questi tre nomi è riuscito a consegnare oltre 10mila unità lo scorso agosto.
Poche ore prima dei dati positivi sulle vendite di agosto il Korea Economic Daily ha reso noto come, alla fine del primo trimestre, la partecipazione di Samsung Electronics in BYD si fosse ridotta dall’1,9% allo 0,3%. La vendita ha avuto un valore di 1,3 miliardi di dollari (1.500 miliardi di won).
Samsung aveva acquistato la sua quota in BYD nel 2016 per 529 miliardi di won e a fine 2020 il valore era lievitato a 1.700 miliardi, un incremento pari al +221%.