Con la pubblicazione dei conti delle banche Usa, entra nel vivo la stagione degli utili Usa. Dopo Jp Morgan, BofA e Wells Fargo, ieri ad alzare il velo sull’ultimo sul 2023 è toccato a Goldman Sachs e Morgan Stanley. Vediamo nel dettaglio l’andamento dei principali indicatori, focalizzando l’attenzione sulla divisione wealth management.
Goldman Sachs
Bilancio
Nel quarto trimestre del 2023 gli utili di Goldman Sachs hanno segnato una crescita del 51%, grazie soprattutto al trading, che ha capitalizzato la ripresa dei mercati: la banca statunitense ha infatti registrato profitti per 2,01 miliardi di dollari in crescita rispetto a 1,33 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2022. In aumento anche i ricavi che hanno toccato 11,3 miliardi di dollari (+7% rispetto allo stesso periodo del 2022).
Meno brillanti i risultati annuali: nell’intero 2023, la banca Usa ha riportato ricavi netti pari a 46,25 miliardi di dollari (-2%) e utili netti di 8,52 miliardi di dollari (-24%).
Asset & Wealth Management
Finale d’anno in corsa per i risultati della divisione Asset & Wealth Management. Nel quarto trimestre 2023, i ricavi netti sono ammontati a 4,39 miliardi di dollari (+ 23% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, + 36% rispetto al terzo trimestre del 2023). L’incremento annuale riflette principalmente l’andamento brillante dei ricavi netti derivati da investimenti azionari e in obbligazioni oltre che dall’aumento delle commissioni. Tutto questo è stato compensato da minori ricavi netti del private banking e dei prestiti.
Una crescita più risicata è stata registrata su base annuale, quando i ricavi netti dell’Asset & Wealth Management hanno raggiunto 13,88 miliardi di dollari, ovvero il 4% in più rispetto al 2022. La crescita è stata favorita- come si legge nel comunicato – dall’aumento delle commissioni e dai maggiori ricavi netti degli investimenti in titoli di debito e del Private banking and lending.
Morgan Stanley
Bilancio
Morgan Stanley ha chiuso il quarto trimestre dell’esercizio 2023 con un utile netto di 1,5 miliardi di dollari, in flessione rispetto ai 2,2 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. A livello di ricavi – nello stesso periodo – la banca Usa ha raggiunto 12,9 miliardi di dollari, in lieve aumento dai 12,7 miliardi di un anno fa.
Il risultato del trimestre – si legge nella nota – include oneri per 535 milioni di dollari di cui 286 milioni relativi alla decisione adottata dall’Fdic americano, il fondo per la garanzia dei depositi, per recuperare i costi di protezione dei depositanti non assicurati delle banche fallite nel 2023. Altri 249 milioni di dollari di oneri sono di natura legale.
Allargando la lente all’intero 2023, ricavi netti si sono attestati a 54,1 miliardi di dollari, in crescita rispetto ai 53,7 miliardi di dollari di un anno fa. L’utile netto è stato di 9,1 miliardi di dollari, in calo rispetto agli 11 miliardi di dollari.
Asset & Wealth Management
Per quanto riguarda la divisione di Wealth Management, il colosso finanziario statunitense ha realizzato ricavi netti per l’intero 2023 di 26,3 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 24,41 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente.
A spingere in alto i risultati, ci hanno pensato i guadagni sugli investimenti e un aumento del margine di interesse. Il margine ante imposte è stato del 24,9%. L’azienda ha aggiunto nuove attività nette per 282 miliardi di dollari, che rappresentano un tasso di crescita annualizzato del 7% per l’intero anno rispetto agli asset di inizio anno. Su base trimestrale, l’ultimo scorcio del 2023 si è chiuso con ricavi per 6,6 miliardi in linea con lo stesso periodo dell’anno precedente.