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Weidmann alla Bce, Difesa all’Italia: ecco la nuova Ue

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Un tedesco alla Banca Centrale europea, un francese alle Finanze, un italiano alla Difesa. Queste le indiscrezioni sulla futura spartizione dei poteri nelle istituzioni dell’Unione europea, che sarà definita al prossimo G20 di Amburgo in Germania il prossimo 7 e 8 luglio. Temi di dibattito dominanti in quell’occasione saranno le questioni spinose del clima e del commercio ma si comincerà anche a delineare il profilo della nuova Europa.

Lo Spiegel due settimane fa aveva rivelato che il candidato a sostituire Mario Draghi nel 2019 sarebbe Jens Weidmann, attualmente presidente della Bundesbank, sostenuto da Angela Merkel e da Wolfgang Schaeuble.

Alla Francia andrebbe la carica di ministro unico delle finanze europee. Un posto che oggi non esiste ma che la Commissione europea ha proposto di istituire nel “Documento di riflessione su come rendere più profonda l’unione economica e monetaria”, diffuso il 31 maggio. Il nuovo ministro sarebbe a capo di un “Tesoro europeo” e non andrebbe ad aggiungersi alle cariche già esistenti ma cumulerebbe anche la presidenza dell’eurogruppo e dell’Ecofin.

All’Italia? Un ipotetico ministro della Difesa europea, progetto di difficile realizzazione senza un’unità di intenti maggiore di quella attuale ma di cui si è cominciato a parlare sempre più spesso con la minaccia del terrorismo in Europa.

Qualche giorno fa l’intervento del ministro della Difesa italiano Roberta Pinotti in un convegno a Torino ha sottolineato proprio la necessità di costruire un sistema di difesa europeo, opera in cui l’Italia dovrebbe svolgere, secondo il ministro, un ruolo di traino.