ROMA (WSI) – Al numero uno della Bundesbank Jens Weidmann, il QE della Bce non va proprio giù. Stando a quanto riporta MarketNews, il presidente della Banca centrale tedesca ha sottolineato che il programma di acquisti di titoli di stato “rischia di mettere a repentaglio l’indipendenza” della Bce.
Weidmann non si è scagliato – come d’altronde ha fatto sempre nel corso di questi ultimi anni – solo contro Mario Draghi. In generale, parlando della questione greca, il banchiere ha puntato il dito contro le banche centrali, affermando che sono i governi e i parlamenti che dovranno decidere se aumentare ulteriormente la loro esposizione verso il paese ellenico e, dunque, eventualmente agire per coprire i bisogni di finanziamento di Atene.
Insomma, il compito “è meno che mai” delle banche centrali dell’Eurozona.
“Molta fiducia è stata persa nei confronti della Grecia”, ha detto, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta per commentare i risultati di bilancio della Bundesbank.
Riguardo al desiderio del governo Tsipras di finanziare le casse dello stato convincendo la Bce ad aumentare il tetto massimo relativo all’emissione di bond greci, Weidmann ha affermato che il compito degli istituti centrali dovrebbe essere quello di assicurare che le banche greche non peggiorino la loro liquidità acquistando altro debito governativo greco per cui, ha precisato, non c’è ancora mercato.
A suo avviso, la Grecia non riuscirĂ ad accedere ai mercati dei capitali entro metĂ anno.
Intanto Benoit Coeure, membro del direttivo, ha comunicato il risultato dei primi tre giorni del programma di allentamento straordinario che inietterà 1.100 miliardi di euro di liquidità nei mercati. La Bce ha comprato 9,8 miliardi di titoli di Stato sinora e la scadenza media è stata di 9 anni.
Resi noti anche i conti di bilancio della Bundesbank, che nell’anno 2014 ha visto i propri profitti scendere a 2,95 miliardi di euro, contro i 4,59 miliardi, a causa dei tassi più bassi. Sulla Germania: “l’outlook demografico non favorevole peserà ancora in modo considerevole sull’economia tedesca, nel medio termine”, ha detto. Nel breve termine, l’economia dovrebbe crescere “in qualche modo” oltre il suo normale livello di utilizzo della capacità , quest’anno, e forse in modo ancora più forte nel 2016.
(Lna)