Whistleblowing: alla ricerca di un fischietto
È finalmente passato al Senato con 142 voti favorevoli, 61 contrari e 32 astenuti il disegno di legge che tutela il dipendente pubblico o privato che sia che si assume l’onere di “segnalare reati o irregolarità vari” appresi nell’esercizio dell’attività lavorativa.
Lo scopo di questo disegno di legge è quello di “proteggere” il dipendente coraggioso da ritorsioni o sanzioni varie, dal demansionamento al licenziamento, dal trasferimento alle vessazioni più ingegnose.
Ricordo molto bene l’esempio di qualche anno addietro quando, nel corso di una indagine affidatami da una Procura della Repubblica per accertare l’eventuale Responsabilità amministrativa d’impresa di cui al D.lgs 231/01, una dipendente di un grande Istituto di credito, raccontando l’assoluta verità, mi aiutò moltissimo nell’attività investigativa.
La stessa, fu oggetto di quattro trasferimenti nell’arco dell’anno successivo, tutti ovviamente per “esigenze di servizio”.
IL Whistiebiowing, si inquadra in tutta quella serie di provvedimenti volti a contrastare il malaffare negli ambienti di lavoro e nella Pubblica amministrazione in particolare.
Se si riesce di farla diventare legge con il prossimo passaggio alla Camera dei Deputati si potrà dire di aver trovato il fischietto.
A quel punto resteremo tutti in attesa di trovare qualcuno che trova il tempo per fischiare!