Senza innovazione e strategie efficaci, non c’è sviluppo del business. Troppo spesso, però, l’attenzione di chi guida le aziende è rivolta esclusivamente al prodotto, alla struttura organizzativa, a come renderla più efficiente e ordinata. Non alle persone che ne fanno parte: impiegati, collaboratori, azionisti. E nemmeno ai clienti per i quali un dato bene o servizio è progettato.
“È ora che le nostre organizzazioni diventino creative, audaci e resilienti come lo sono le persone che ci lavorano dentro”, dichiara Francesco Manzullo, marketing director Europe di Wobi, la società che organizza il World Business Forum, il più importante evento itinerante di “formazione e ispirazione” per manager e imprenditori a livello globale. L’edizione del 2017 – sette tappe in calendario in quattro continenti, Europa, America, Asia, e Australia – è dedicata non a caso al tema della humanification, ovvero: rimettere le persone al centro.
I protagonisti del WBF 2017
Sarà interpretato, in occasione dell’appuntamento milanese, fissato per il 7 e 8 novembre al Mico Milano Congressi, da dieci speaker d’eccezione, ciascuno con un punto di vista differente. Nicholas Negroponte, cofondatore del MIT Media Lab, tratterà i cambiamenti e le possibilità offerte dalle tecnologie del futuro e il loro impatto sull’umanità. Randi Zuckerberg, ex direttore marketing di Facebook e sorella del co-fondatore, spiegherà come si possono mettere gli strumenti digitali al servizio delle persone. Chris Anderson, imprenditore tecnologico ed ex direttore di Wired Usa, illustrerà come valorizzare il potenziale inespresso delle persone, incoraggiando una cultura imprenditoriale a sostegno dell’innovazione continua. Rachel Botsman, autrice del best seller What’s Mine is Yours, parlerà di economia collaborativa. Jonah Berger, docente di marketing alla Wharton School, approfondirà i fattori che influenzano i comportamenti del consumatore.
L’intervento di Abigail Posner, head of strategic planning di Google, sarà focalizzato sulla creatività; mentre ai temi della leadeship e delle strategie competitive sono dedicati i contributi di due esperti mondiali in queste materie, rispettivamente George Kohlrieser e Michael Porter. John Iwata, responsabile della gestione del brand Ibm, si focalizzerà sul vantaggio competitivo offerto dalle innovazioni tecnologiche, dall’intelligenza artificiale alla blockchain, passando per i big data. Senza dimenticare la “lezione dallo spazio” di Samantha Cristoforetti, astronauta italiana dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), nonché pilota e ingegnere dell’Aeronautica Militare Italiana, che affronterà le regole dell’addestramento e per la formazione di un team capace di realizzare elevate prestazioni anche sotto pressione.
“Ci sono molti forum dedicati al business ma è difficile trovare un singolo evento in grado di offrire un parterre così ampio di personalità di altissimo livello – osserva Manzullo -. Ciò che rende unico il World Business Forum è anche il profilo dei partecipanti”. Il 50% dei circa 2500 iscritti – in crescita dell’11% rispetto alla precedente edizione – è rappresentata da ceo, direttori generali e imprenditori. L’altra metà, spiega, vede protagonisti i responsabili delle divisioni finanza, marketing, vendita e risorse umane, senza dimenticare la presenza degli studenti del Master in Business Administration del Mip Politecnico di Milano. Trattandosi di un evento trasversale, sono presenti aziende attive nel ramo tecnologia e innovazione, ma anche settori tradizionali, come banche e servizi di vario genere. “Il nostro è un forum di formazione e ispirazione: l’obiettivo è che ogni impresa presente, qualsiasi sia il proprio ramo di attività, possa assimilare spunti e riflessioni in grado poi di innescare un cambiamento concreto nel business. Per tutte questa caratteristiche, l’evento è anche un’occasione per fare networking, incontrare altri manager e imprenditori, condividere idee”.
Tra le novità di quest’anno, ci sarà un dibattito sulla humanification tra i ceo di tre aziende leader, organizzato in collaborazione con il Mip del Politecnico di Milano. “Inoltre – assicura Manzullo – abbiamo reso la partecipazione ancora più interattiva, grazie all’app che consente di rivolgere in modo semplice le proprie domande agli speaker in tempo reale, e aumentato le occasioni di incontro e di confronto tra i partecipanti, durante le pause”.