#WSICall Iannelli (Fidelity Int.): “Persone risparmiano di più, ma occhio ai tassi negativi sui conti corrente”
Uno degli effetti della pandemia e che le persone risparmiano di più. Scritta così si fa fatica a vedere il lato negativo, ma ci sono degli aspetti a cui bisogna guardare. I depositi fermi sui conti corrente sono, solo in Europa, circa 10mila miliardi di euro e, tenendoli fermi, si rischiano alcune trappole legate a tassi a zero o negativi sul propri conto. Ne abbiamo parlato insieme ad Andrea Iannelli, direttore investimenti per l’obbligazionario di Fidelity International, in questa #WSICall.
Tanto debito per crescere, ma è sostenibile?
Si parla tanto di equity, ma uno dei problemi più importanti è legato alla quantità di debito che gli Stati stanno facendo in questa fase: “Il focus dei governi, in particolar modo oggi, è quello di evitare che questa recessione ‘volontaria’, con economie fermate volontariamente per evitare l’aggravarsi della situazione sanitaria, si trasformi in depressione. E, soprattutto, l’obiettivo principale è evitare che ci sia un impatto forte sulla disoccupazione, cosa che andrebbe a pesare ulteriormente su popolazioni che già hanno sofferto per altri motivi. Tutte le ortodossie che storicamente ci sono state relativamente a fare più debito sono state messe da parte. Lo abbiamo visto negli Stati Uniti, dove è stato approvato il più grande piano fiscale della storia, e in Europa con il Recovery Fund. Senza dimenticare i singoli Stati che hanno emesso debito, e dovranno emetterlo, per finanziare la spesa necessaria per rimpiazzare il venir meno della domanda privata. Nel medio-lungo periodo questo vuol dire che il rapporto debito-Pil tenderà ad aumentare. Se guardiamo all’Italia, ci si aspetta che vada ben oltre il 150%: qui entrano in gioco le banche centrali, che devono garantire tassi bassi, altrimenti entrerebbe in gioco la sostenibilità di questo debito”.
Prospettive per l’obbligazionario
Il debito, tuttavia, incide sulla situazione dei tassi d’interesse. Che prospettive ci sono per i mercati obbligazionari? “Il debito può essere finanziato oggi a tassi estremamente bassi. Quello che ci aspettiamo è che le banche centrali continueranno a svolgere un’attività di stabilizzazione del mercato, anche a fronte di una quantità ingente di emissioni che dovranno essere fatte dai governi per finanziarsi. Ci sono anche altri aspetti da tenere in considerazione: le persone stanno risparmiando di più. Il tasso di risparmio dei privati e delle aziende è incrementato molto sia negli Usa sia in Europa e questo vuol dire che, oltre al grande ammontare di liquidità che le banche centrali stanno mettendo sul mercato, ci sono 10mila miliardi di euro solo sui conti corrente in Europa che devono trovare una casa. Questa liquidità dovrà essere allocata e il mercato obbligazionario di qualità rappresenta la scelta più ovvia per evitare di avere tassi a zero o negativi sul conto corrente“.