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WSJ: banche italiane, “nuove pazienti” corsia emergenza Ue

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Milano – “La corsia di emergenza del sistema bancario italiano ha un nuovo paziente: le banche italiane”. E’ quanto scrive il Wall Street Journal, facendo notare che le condizioni in cui versano gli istituti bancari sono precarie almeno da marzo, quando le prime notizie sul rischio default della Grecia hanno iniziato a circolare.

I titoli delle principali banche italiane, continua il Wsj, hanno perso in media il 27% dagli inizi dell’anno. E soltanto nell’ultimo mese, alcuni titoli del comparto sono arrivati a perdere fino al 10% nel corso di una sola seduta.

Eppure la “colpa” non dovrebbe essere dell’esposizione degli istituti verso la Grecia in quanto essa, fa notare il Wsj, risulta particolarmente bassa, pari a
€2 miliardi. Più che altro, “è il lento recupero dell’economia italiana” il problema: un lento recupero che si riflette nei bilanci delle banche stesse.

Intervistato sempre dal Wsj Marcello Zanardo, senior analista del settore bancario presso Sanford C. Bernstein & Co a Londra, sottolinea comunque che il comparto è “sbattuto ma non distrutto”. E continua: “Le banche italiane hanno sofferto di più rispetto alle altre banche europee soprattutto a causa dei loro bassi livelli di reddività e per il rischio paese”. Ma, aggiunge, “i fondamentali rimangono solidi”.

Detto questo, le preoccupazioni sul caso “banche italiane” rimangono: tanto che anche Bloomberg ha dedicato un editoriale all’Italia, affermando che, “con le sue precarie condizioni fiscali, potrebbe essere la prossima a essere vittima di pressioni”. O peggio a cadere, come è scritto nel titolo: “Could Italy be Next European Domino to Fall?” La firma dell’articolo è quella di Simon Johnson, ex capo economista del Fondo Monetario Internazionale tra il 2007 e il 2008.