Il flirt populista tra Lega e M5S ha i giorni contati. Dissapori interni e il debito pubblico faranno saltare la coalizione al governo. Ne è convinto Josef Joffe, commentatore del Wall Street Journal, che punta il dito sul mix di proposte vanno in contrasto con “debito pubblico che ha già superato il 130% del prodotto interno lordo”.
Questo pastone di politica economica – scrive Joffe – diventa ancora più tossico quando aggiungiamo le questioni su cui la Lega e M5S sono d’accordo. Entrambi vogliono tagliare l’età pensionabile, il che sarebbe veleno per una nazione con una forza lavoro in calo e uno dei più bassi tassi di fertilità in Europa. In politica estera, entrambi criticano sia l’euro che l’imperialismo di Bruxelles, borbottando che l’Italia dovrebbe ricevere circa 250 miliardi di euro di condono del debito. Entrambi vogliono fare amicizia con Vladimir Putin con l’abolizione delle sanzioni, cosa che non diverte né il Presidente Trump né il Cancelliere tedesco Angela Merkel.
In questo contesto, ci sono – a detta di Joffe – quelle che lui considera delle buone notizie:
In primo luogo, la coalizione potrebbe non durare a lungo. Lega e M5S, la più strana delle coppie, è stabile come la nitroglicerina. Nessuno dei due partiti voleva cedere il primo ministro all’altro, e ci sono voluti quasi tre mesi per mettere insieme un governo con un primo ministro debole. Caino e Abele non avrebbero potuto fare meglio. Inquilini come Giuseppe Conte, un accademico poco conosciuto, non vivono a lungo a Palazzo Chigi. L’Italia ha avuto 66 governi in poco più di 73 anni dalla seconda guerra mondiale. Questo governo potrebbe non durare abbastanza a lungo da imporre il suo bizzarro programma al paese.
Non solo. C’è un’altra buona notizia.
L’Unione europea non lascerà mai affondare l’Italia, un membro fondatore e quarta economia europea. Come si dice, l’Italia è troppo grande per fallire.