Per la serie anche i ricchi piangono, gli investitori che hanno puntato sull’affaire X guidato da Elon Musk, da leader d’azienda a reali sauditi e del Qatar, fino ad investitori tecnologici e di venture capital della Silicon Valley, persino il cofondatore ed ex ceo di Twitter Jack Dorsey, hanno visto andare in fumo una cifra come 24 miliardi di dollari.
E’ un articolo del Washington Post a mettere in evidenza le difficoltà finanziarie affrontate da Elon Musk e dai suoi investitori dopo l’acquisizione del social network Twitter, ora ribattezzata X.
X: chi ha investito e chi ha perso nel progetto di Musk
Nonostante Musk abbia utilizzato il suo vasto patrimonio personale per finanziare una parte significativa dell’acquisto da 44 miliardi di dollari nel 2022 del social media, ha anche fatto affidamento su prestiti bancari e su una lunga lista di investitori.
Tra i principali investitori che oggi si leccano le ferite troviamo l’ex ceo di Twitter Dorsey che sconta un rosso di circa 720 milioni di dollari, mentre il principe saudita Alwaleed, il più grande investitore di X dopo lo stesso Musk, in un’intervista ha precisato che il valore delle sue partecipazioni è rimasto immutato a 1,9 miliardi di dollari.
Usando come metro i dati di Fidelity, il Washington Post stima che complessivamente sarebbero andati in fumo oltre 24 miliardi di dollari in valore. Così l’articolo sottolinea come gli otto maggiori investimenti iniziali oggi valgono circa 5 miliardi di dollari in meno rispetto all’acquisto di due anni fa.
“La quota complessiva di Musk e dei suoi soci ha perso 24 miliardi di dollari di valore: una vaporizzazione della ricchezza che ha pochi riscontri al di fuori di crolli economici o di settore o di scandali aziendali devastanti”, si legge.
“Elon ha distrutto una quantità enorme di ricchezza da quando ha acquistato Twitter“, ha affermato Ross Gerber al quotidiano, dichiarando di aver investito meno di 1 milione di dollari, una quota che ora considera senza valore. “Per le persone che hanno investito in lui, per qualsiasi cifra”, ha detto Gerber, “… cercare di spiegare alla gente come ha perso” così tanti soldi “non è una conversazione divertente”.
“Ma alcune cose sul suo quadro finanziario sono chiare”, scrive ancora il Washington Post. “Gli inserzionisti, la sua principale fonte di entrate, sono fuggiti dopo le controversie, alcune causate dallo stesso Musk. Alcuni inserzionisti sono stati anche scoraggiati dalla sua decisione di smantellare la moderazione dei contenuti e ripristinare migliaia di account precedentemente sospesi per aver infranto le regole del social”.
Brasile mette al bando X
La notizia arriva qualche giorno dopo lo stop di X in Brasile. E’ stato il ministro Alexandre de Moraes, della STF (Corte Suprema Federale), ad aver ordinato il blocco del social network X dopo che ad aprile aveva chiesto a X di bloccare diversi account coinvolti nella diffusione di fake news e hate speech, principalmente associati a sostenitori dell’ex presidente di estrema destra Jair Bolsonaro.
Elon Musk ha reagito alla decisione definendo le azioni del governo brasiliano come un “regime” e ha espresso preoccupazioni su potenziali ripercussioni simili anche negli Stati Uniti.