Economia

Xi, messaggio a Trump: “nessuno può dettare condotta Cina”

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“Nessuno può dettare la condotta alla Cina”. Il presidente cinese Xi Jinping inizia così in lungo discorso per l’anniversario di 40 anni di riforme economiche, assicurando l’impegno a proseguire il cammino e a continuare l’apertura.

Un messaggio che sembra rivolto agli Stati Uniti, paese con cui la Cina sta fronteggiando da mesi una guerra commerciale senza esclusione di colpi.

“Nessuno può imporre al popolo cinese cosa fare o non fare” ha detto nel discorso di circa un’ora e mezza sul progresso economico e sociale della Cina ripercorrendo le riforme varate nel 1978.  “Cambieremo risolutamente ciò che può essere riformato e non cambieremo, risolutamente, ciò che non può essere cambiato”.

Perché, ha sottolineato, se l’apertura e le riforme rimangono le parole chiave, devono essere abbinate al mantenimento della “stabilità” del Paese e consentire alla Cina di affrontare le sfide contemporanee come la lotta all’inquinamento.

Xi ha detto che il successo economico degli ultimi 40 anni ha giustificato il “socialismo in stile cinese” e che la Cina continuerà su questa strada di apertura e sviluppo, ma al suo ritmo.

“In un paese come la Cina con 5mila anni di storia e una popolazione di oltre 1,4 miliardi di persone, nessun manuale può essere considerato una regola d’oro e non esiste un maestro che possa comandare il popolo” ha detto.

Intanto, per il quinto mese di fila, a ottobre, la Cina ha ridotto la quantità di Treasury in suo possesso, portandola ai minimi dal maggio 2017. Stando ai dati forniti dal Tesoro americano, si è passati a 1.140 miliardi di dollari dai 1.150 miliardi di settembre. La nazione asiatica resta comunque il principale creditore straniero degli Stati Uniti.

Come al solito, la vendita di Treasury da parte della Cina è stata letta nell’ambito delle tensioni commerciali con gli Usa. Va detto tuttavia che a ottobre le riserve di valuta straniera in Cina sono scese sui minimi di quasi due anni (-1,1% a 3.050 miliardi di dollari). Inoltre, lo yuan è scivolato sui minimi di un decennio con un dollaro che ne comprava quasi sette unità.