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Yen, Abe delude: analisi tecnica contro dollaro ed euro

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LEGNANO (WSI) – Accendendo gli screen questa mattina e partendo, come di consueto, dall’analisi di quanto successo in Asia, non è possibile non notare come il Nikkei sia andato a perdere pesantemente terreno in concomitanza di buone salite sullo yen, che ha fatto scendere il UsdJpy sotto quota 100.00.

Il motivo? Il discorso del primo ministro Abe. Poco convincente? Più che altro, sotto le aspettative di mercato, anche se nella giusta direzione. Sappiamo tutti che il Giappone si è messo in gioco per tornare a crescere ed uscire da questa spirale deflazionistica che attanaglia il Paese da un ventennio, ma la comunicazione dei piani di crescita studiati dal governo, che punta ad ottenere una crescita reale del 2% nella prossima decade, con tagli sulle tasse pagate dalle aziende che investiranno capitale e cercando di rilanciare in maniera importante il nucleare, non ha convinto gli investitori.

Ci sono di fatti nuovi elementi sui quali ragionare, ma il fatto che non ci si sia concentrati su eventuali riforme del mercato del lavoro sta facendo pensare a molti che gli sforzi che verranno messi in campo potrebbero non essere sufficienti.

La reazione dei mercati è stata in linea con gli scenari di risk off che stiamo dipingendo da qualche tempo e si è limitata a produrre effetti sugli strumenti finanziari marchiati Giappone, con dollaro americano ancora dormiente contro le valute europee e anche contro l’australiano ed franco svizzero che fino a quando non partiranno le contrattazioni europee si sta muovendo in laterale, sia contro euro che contro dollaro.

Sul fronte materie prime l’oro ha mostrato dei tentativi di salita di fronte alla discesa della borsa giapponese, ma questo non significa che si possano considerare degli scenari correlativi in ottica operativa, sul fronte commodities continuiamo ad analizzare strumento per strumento senza tentare di inserire i movimenti dei prezzi in un quadro di analisi inter market (la volatilità e la direzionalità delle reazioni sono difficilmente prevedibili, ragioniamo quindi soltanto a livello di punti tecnici).

Per quanto riguarda la giornata di oggi, potremmo assistere a tentativi di partenza di movimenti direzionali di breve periodo un po’ su tutte le coppie valutarie, grazie a dati macro che interesseranno sia l’area euro, che quella inglese, oltre che alle sponde americane.

Si parte con gli indici PMI dei servizi italiano, francese e tedesco (rispettivamente alle ore 9.45, alle 9.50 e alle 9.55), quello europeo (alle ore 10.00 (attese per 47.5, come il precedente) per poi passare al PMI dei servizi inglese (ore 10.30, attese per 53.1) e terminare alle ore 16.00 con l’ISM non manifatturiero americano, atteso a 53.5, osservato speciale dopo la pubblicazione del brutto ISM manifatturiero, rilasciato sotto la soglia di 50 un paio di giorni fa. Questi dati potrebbero portare a reazioni direzionali sulle diverse valute interessate, che potrebbero apprezzarsi di fronte a buone notizie e comportarsi altrimenti in caso contrario.

EurUsd

Buona la tenuta dei livelli di supporto multipli individuati ieri sull’euro. Dopo la rottura di 1.3085 sono stati raggiunti anche i massimi, che hanno tenuto e non hanno lasciato spazio verso 1.3125.

Siamo ora in una fase laterale di accumulazione che potrebbe portare a rotture direzionali da una parte o dall’altra della congestione. Crediamo che i livelli da curare per assistere ad accelerazioni importanti di volatilità possano essere considerati quelli di ieri, con l’area passante intorno a 1.3025 che deve essere rotta prima di poter considerare approfondimenti ribassisti verso 1.3000/1.2975, mentre continuiamo a seguire 1.3125, dove è possibile che il mercato provi a fermarsi sulla falsa rottura, ma che se superato di una decina di punti può lasciare spazio a salite verso 1.3140/60.

UsdJpy

Siamo ancora di fronte all’importanza dei punti tecnici visti ieri. L’area di resistenza passante tra 100.00 e 100.20, dov’era possibile valutare vendite tenendo conto di possibilità di reverse una volta superata l’area di 100.50, ha funzionato bene, ma non ha portato a movimenti importanti verso il basso, fino a questa notte, dove abbiamo tentato la rottura ribassista di 99.50, livello che se superato crediamo possa portare al raggiungimento dei minimi in area 99.00. Per assistere a risalite invece, continuiamo a seguire 100.50, che se superato potrebbe portare ad accelerazioni verso 101.15. Il livello è lontano da quelli attuali, valuteremo acquisti di dollari sui supporti soltanto in caso di divergenze rialziste.

EurJpy

I punti tecnici visti su EurJpy sono risultati buoni, ma l’operatività su questo cambio risulta abbastanza difficile per il momento. Continuiamo ad analizzarlo cercando di individuare i livelli intraday più importanti, anche se i confini principali da seguire risultano essere 130.00 e 132.00.

GbpUsd

Buona tenuta dei supporti sul cable, che però è andato ad avvicinarsi ai massimi di due giorni fa soltanto nelle prime ore di questa mattina. Percentili di volatilià molto alti che non hanno prodotto effetti ieri (un po’ come su UsdJpy), oggi il discorso potrebbe essere diverso. Seguiamo con attenzione la potenziale formazione di una divergenza ribassista oraria (stocastico 10-6-3) che anche se non dovesse realizzarsi ci permetterebbe di valutare eventuali vendite di sterlina sui punti di massimo, con l’area di 1.5390 che potrebbe essere considerata come attrattiva per i prezzi, che se dovessero percorrerla potrebbero estendere anche fino a 1.5430 senza rompere definitivamente (primi punti passanti per 1.5415). I possibili punti di approdo per quanto riguarda eventuali discese sono rappresentati da 1.5280, con ancora 1.5265 da curare, oltre il quale è possibile che il mercato tenti delle accelerazioni verso 1.52 ¼.

AudUsd

Discesa sotto 0.9665 ed estensioni fino a figura, prima di tentare dei rimbalzi che non sono stati in grado di superare le medie orarie, creando una buona area di resistenza statica/dinamica intorno a 0.9650. Dopo la pubblicazione del Pil di questa notte, inferiore alle aspettative su base annuale (2.5% vs consensus 2.7% e precedente 3.2%) e la mancata reazione del cambio a causa dell’effetto Abe, è possibile che con l’avvento della liquidità londinese si possano provare degli approfondimenti ribassisti, da valutare sotto 0.9585, con potenziali target sui minimi. Attenzione in caso di avvicinamento ai minimi allo Speculative Sentiment Index, in caso di incrementi si sbilanci long è possibile che il mercato possa accelerare a ribasso a causa di ordini in stop sotto i minimi che potrebbero essere presi. Acquisti soltanto in caso di divergenze dall’orario in su o di superamento delle resistenze.
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