NEW YORK (WSI) – Senza giacca e cravatta, come nel mondo del business tecnologico, il numero uno di Facebook Mark Zuckerberg si lancia in politica. Anzi, si lancia “in avanti”, tirando la volata a tutti gli Stati Uniti. In un un editoriale a sua forma comparso sul Washington Post, il giovane amministratore delegato lancia formalmente FWD.us, una nuova organizzazione fondata dai leader dell’industria tecnologica con l’intento di portare avanti una politica bipartisan per un’economia americana che cresca e crei lavoro: “Lavoreremo con i membri del Congresso di ambedue i partiti, con l’amministrazione e con gli stati e le autorità locali. Useremo strumenti online e offline per promuovere l’appoggio a cambiamenti politici”, dice Zuckerberg. FWD.us si legge “Forward Us”, “Avanti Stati Uniti”, dove “us”, suffissio di dominio per gli Usa, può anche significare “noi”.
Il gruppo avrà come primo obiettivo quello di spingere unariforma dell’immigrazione: “C’è bisogno di un nuovo approccio: c’è bisogno di una riforma dell’immigrazione ampia che inizi con un’efficace sicurezza dei confini, consenta di seguire una strada per ottenere la cittadinanza e ci consenta di attirare i maggiori talenti e i lavoratori, non importa dove si è nati” mette in evidenza Zuckerberg. Nell’editoriale, il numero uno di Facebook chiede maggiori standard di responsabilità nelle scuole e ulteriore impegno nell’informare gli studenti su scienze, tecnologia, ingegneria e matematica. Una riforma complessiva sull’immigrazione è uno dei punti principali dell’agenda del nuovo mandato di Barack Obama, allo studio in questi giorni di una commissione bipartisan di otto senatori.
Zuckerberg non è l’unico personaggio del mondo della Silicon Valley a far parte di Fwd.us: nel gruppo ci sono anche il ceo di LinkedIn, Reid Hoffman, i venture capitalist John Doerr e Jim Breyer, oltre che Ruchi Sanghvi di Dropbox, primo ingegnere donna a lavorare a Facebook.
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